Quel minuto di panico e terrore

Le paure che i genitori non dovrebbero mai vivere 

Non so perché ma quando ci siamo fermati presso i giardini pubblici della grande città in cui ci trovavamo per un weekend di piacere, ho subito pensato: caspita quanta gente e quanto è grande! Niente a che fare con il parco vicino casa dove siamo soliti andare!
Il mio pensiero non si è però fermato qui, perché inconsciamente mi è balenata in testa una delle paure per me più grandi: perdere di vista mia figlia treenne.


Vi capita mai che, dopo aver pensato una cosa, poi questa cosa si avvera sul serio? A me tantissime volte...

Quando siamo nei parchi - giochi mia figlia diventa adrenalinica e assolutamente incapace di ascoltare: la corsa e il gioco diventano più importanti di qualsiasi altra cosa. Non la ferma nessuno! 

Eccola lì quindi che gioca esaltata all'interno dell'area giochi suddetta, enorme e sconosciuta, brulicante di bambini e genitori, colori, cappellini, giochi, venditori ambulanti con tutta la roba sparsa a terra... Un delirio.


Si arrampica, come è giusto che sia, su una struttura di legno fatta di scivoli, pedane con la corda, scalini particolari, pertiche... 
La aiuto spesso ad arrampicarsi, la seguo girando col passeggino pieno di borse, sono al momento sola perché mio marito sta gironzolando per il parco dove nel frattempo si svolge un evento di tecnologia. 

Lei mi cerca continuamente perché io da sotto riesco a vederla, lei no dato che il recinto di legno lascia poco spazio alla sua visuale. La chiamo quindi per farmi vedere e tranquillizzarla.
E' felice. Ovvio.

Arriva mio marito, mi avvicino a lui e stiamo sempre intorno a tale struttura dove nostra figlia gioca. 
Parliamo nel frattempo di cosa fare dopo; lì vicino nel giro di pochi minuti si svolgerà un laboratorio per bambini, sarebbe bello portarci Bimbuzza. 

Mi giro di nuovo verso la struttura di legno, NON LA VEDO PIÙ.
"Cokki dov'è Bimbuzza, non la vedo". Lui non la vede nemmeno. Cominciamo a girare intorno alla struttura di legno STRACOLMA di bambini e cappellini colorati, anche lei ha il cappellino. Non c'è.
Cominciamo a gridare come pazzi, io inizio ad avere la vista annebbiata, non la vedo, non c'è, se la sono presa.
Ok, non dovrei guardare piu Chi l'ha visto, lo guardo sempre e mi turba.
Lei però non c'è più sul serio.

Mi giro e rigiro intorno, la cerchiamo per terra sotto la struttura di legno. Forse è sopra ma nascosta da qualche parte. Gridiamo. Niente.

Gli altri genitori ci guardano smarriti, increduli, hanno paura che se ci ascoltano o aiutano possano perdere anche loro i figli che giocano sotto la loro supervisione. Qualcuno mostra anche quell'aria di rimprovero: potevate stare più attenti! Io che inizio a tremare e a dire: ho perso mia figlia...
Mi giro ovunque, non vedo niente.

Dopo alcuni secondi che mi sembrano un'eternità, una signora finalmente si avvicina e dice: ho visto correre una bambina con la gonnellina verso quella parte. Sarà lei?
Non so come sono arrivata nella parte dei giochi indicata dalla signora, non ricordo di aver fatto quel tragitto che non era affatto corto: una zona attigua alla nostra, con gli stessi giochi, più ombreggiata, lontana un bel po' da dove ci trovavamo noi.



Lei è li, sorridente sullo scivolo. Quando ci vede sorride ancora di più: che gioia vedervi, sembra dire, anche voi qui!!??

Io crollo, mi inginocchio, sto per svenire. Lei scivola e viene verso di me, adesso però piange perché si rende conto che noi non siamo felici ma solo molo turbati, tristi, arrabbiati. 
Mi abbraccia, io piango, la stringo con tutta la mia forza, non mi escono le parole.
Ma escono a lei: mamma, non piangere. Io non mi sono fatta niente.
Mio marito per scaricare la rabbia e la pura da' un colpo con la mano sullo scivolo, si fa male, la sera mette il voltaren.

Evito di raccontarvi tutte le ramanzine che sono seguite dopo questo episodio, le raccomandazioni, le promesse come anche le minacce "non ti portiamo più al parco se scappi e non ci avvisi se vuoi andare da un'altra parte", discorsi di ogni tipo tra baci e sguardi più severi. 

So che esistono cose ancor più terribili che non voglio elencare, dato che noi genitori sappiamo bene quali possano essere. Ma io credo di aver vissuto i secondi (forse anche qualche minuto, non so dire con precisione quanto tempo sia passato) peggiori della mia vita

Ho sentito per un momento un vuoto incolmabile, mi sono sentita sprofondare come in una buca senza via di uscita. Pensare di aver perso mia figlia o che qualcuno me l'avesse portata via ha per un attimo bloccato la mia anima, il mio spirito.

Sono stata male per tanto tempo, dopo questo (chiamiamolo) incidente. Sono rimasta scossa e turbata fino a sera e scriverlo adesso, a distanza di pochi giorni, mi fa capire che ancora ci penso e che il ricordo brucia ancora. 
Mi trema ancora il cuore al solo pensiero.
Inutile dire che cercherò di stare ancora più attenta e di non sottovalutare certe situazioni. 
Inoltre, non so se puo' essere utile come consiglio, ho sperimentato che vestire mia figlia in modo vistoso e colorato attira molto l'attenzione.

Quello che mi auguro è che questa esperienza, come ha toccato me e mio marito, possa un attimo frenare lo spirito avventuriero di mia figlia e renderla un po' più prudente. Lo so che non si può pretendere chissà quale maturità da una bimba di solo 3 anni 1/2 però ho avuto prova della sua sensibilità quando una sera, così dal nulla, prima di dormire mi ha detto: "mamma ti voglio tanto bene, non scappo più da sola perché tu hai pianto".

Spero allora che il mio pianto liberatorio sia servito a qualcosa, oltre a farmi sentire un'incapace davanti a centinaia di genitori che in quei giardini mi guardavano quasi con compassione. 
Noi saremo stati poco attenti, ma l'atteggiamento dei genitori vicino a noi è stato così scostante e gelido che quindi dico: è proprio vero che quando succedono "certe" brutte cose nessuno vede o sente nulla!!!
Indifferenza

P. S. In realtà non tutti sono stati così scostanti: in particolare due donne di colore e una milanese si sono avvicinate a me che piangevo per parlarmi, distrarmi, farmi sorridere e incoraggiarmi dicendo che i bambini spesso fanno così e non si rendono conto dei pericoli che corrono. Non mi leggeranno mai ma io le ringrazio infinitamente perché mi hanno rincuorata e per un po' mi hanno fatto anche pensare ad altro. Una di loro mi ha anche venduto un libro che Bimbuzza vuole leggere tutte le sere almeno x 3 volte di fila: La favola di mamma pipistrello
Una favola che mi ricorderà per sempre questo brutto episodio:-(

Vivy
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15 commenti

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A.
admin
21 maggio 2014 alle ore 06:01 ×

mamma mia mi hai fatto venire i brividi. tesoro chissa che paura non ci posso pensare. adesso è li con te e questo è la cosa più importante
xx
http://sofiscloset.blogspot.it

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mammapiky
admin
21 maggio 2014 alle ore 07:44 ×

E' capitato pure a noi, ed il bello e' che non era scappato ma semplicemente nascosto e se ne stava li zitto zitto mentre noi lo cercavamo. Quando poi l'ho trovato si e' preso pure una sculacciata, non per punizione che tanto non serve a niente ma ero così spaventata che e' stato istintivo! Non auguro questa paura a nessuno!!!

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la zia!
admin
21 maggio 2014 alle ore 09:00 ×

Quando ero piccola (2 anni e mezzo) mi sono nascosta in un armadio di casa bene bene, dietro i vestiti appesi. Ricordo ancora come ero soddisfatta sentivo che mi cercavano e mio padre aveva pure aperto l'armadio senza vedermi. Ero davvero bravissima! Lui e mia madre mi hanno cercata dovunque, anche nelle campagne vicine, lungo i fossi e i vicini cercavano con loro. Mia madre ha pensato di tutto, era sconvolta. Quando mi hanno trovata io ero contenta e credevo lo fossero anche loro e invece ricordo ancora i loro visi in particolare quello di mamma che era distrutto dal pianto, irriconoscibile. La prima cosa che ha fatto è stata prendermi, mettermi sulle ginocchia e sculacciarmi di santa ragione. Per tanti anni non ho capito perché non fosse contenta, il mio era un bellissimo scherzo, ma non ho più fatto niente del genere. Ora capisco mia madre e forse tu vivi ancora di più. Questo comunque è il mio unico ricordo di quando ero così piccola.

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21 maggio 2014 alle ore 09:54 ×

Grazie a tutte per quanto avete scritto: mi fate sentire meno sola in questo dramma.
Comunque, Zia Enza, tu sei un mito...
Il fatto che tu abbia quest'unico ricordo di quando eri molto piccola la dice tutta: sarà stato davvero un dramma per i tuoi e tu hai percepito il loro stato d'animo.
Spero sia così anche per mia figlia.
Smack
Vivy

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Anonimo
admin
21 maggio 2014 alle ore 12:52 ×

Oh Dio mio.....leggendo mi è venuto il panico. Quante volte ho ripetuto a Matilde di stsrmi vicino e lei nella sua innocenza mi sorride senza capire il pericolo. Immagino solo la tua paura cara Vivy. Ti abbraccio. Simo

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Unknown
admin
21 maggio 2014 alle ore 14:42 ×

Tesoro....mi sono immedesimata in te e il mio stomaco si è chiuso e il cuore bloccato...ho pianto. Sono felice che tutto sia finito alla meglio ma non posso immaginare come ti sei sentita o quello che hai provato.
Un bacio grande a te. marito e bimbuzza (dolcissima e mervagliosa con quello che ha detto alla sua mamma)

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21 maggio 2014 alle ore 17:36 ×

Non so come si possa rimanere impassibile difronte alla disperazione di due genitori, in una situazione che potrebbe capitare a chiunque...mi sono disperata e commossa insieme a te! La mia piccina ha solo dieci mesi, ma ti confesso che quando sono sola con lei nel passeggino, soprattutto se capita durante un viaggio, alla stazione dei treni o degli autobus ho il terrore che me la portino via: mi avvinghio al passeggino e la lego per bene. Mia mamma mi racconta sempre di quando lei era piccola e giocava nel cortile: due donne nomadi la presero per mano e lei le lasciò fare; dei vicini si accorsero della situazione ed intervennero strappandogliela di mano e mettendole in fuga. Ogni volta che le chiedo perché non si è ribellata, lei mi risponde "che ne sapevo?ero solo una bambina, da piccoli il pericolo non si capisce". Sarà stato questo episodio a farmi diventare così fobica sull'argomento...fatto sta che alcune situazioni mi scatenano un vero e proprio terrore. Quello che voglio dire a te è che sono certa che non siete stati poco attenti, non lo devi pensare neanche lontanamente. Sono gli impassibili che devono capire che può capitare a chiunque! Ti abbraccio, spero che ti riprenda presto dallo shock e che questa brutta esperienza diventi rapidamente solo un brutto ricordo.

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21 maggio 2014 alle ore 22:55 ×

Mamma mia ho letto con ansia il tuo racconto e devo dire che mi sono venuti i brividi! Chissà che paura, non oso nemmeno immaginare! Per fortuna tutto si è risolto per il meglio e forse davvero la vostra bimba ha capito che deve avvertirvi dei suoi spostamenti. Terrore davvero! Ti sono vicina! Presto rimarrà solo un ricordo, brutto sì, ma sparirà l'angoscia che ti è rimasta dentro.
Un abbraccio
Arianna

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21 maggio 2014 alle ore 23:31 ×

Grazie a tutte per i vostri commenti. Spero davvero che questa esperienza, anche se brutta, possa servire sia a noi sia a lei. Un bacio vivy

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Anonimo
admin
23 maggio 2014 alle ore 16:46 ×

Posso capire esattamente quello che avete provato, perchè l'ho provato anch'io, ed anch'io ho assaporato un pò dell'indifferenza della gente, forse con l'intento davvero di tutelare i propri figli. So solo che in quei secondi che passavano mi sembrava di essere finita nelle sabbie mobili...! anche lui mi ha promesso che mi avvertirà per spostarsi da una giostra all'altra, fino alla prossima volta sono tranquilla...

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25 maggio 2014 alle ore 12:20 ×

Mi hai fatto piangere, perché è davvero la paura di tutti I genitori e temo che capiti almeno una volta nella vita a tutti.
L'indifferenza degli altri, però, fa male davvero e non mi pare giustificata!

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26 maggio 2014 alle ore 22:02 ×

non sai quanto ti ho pensata ieri a Gardaland! Mio figlio si è allontanato con il papà del suo amico e io non ho sentito che mi diceva che lo portava con se.... mi sono girata e non c'era più. Mio marito era in giostra con la più grande... Il minuto, i minuti, non saprei,più lungo della mia vita. Ho lasciato sola per qualche secondo la più piccola per cercarlo, poi l'ho presa in braccio e gridavo il suo nome.... La gente completamente indifferente.... se ne fregano talmente tanto.... Ho chiesto al ragazzo della giostra che invece di rassicurarmi quando mi ha chiesto la età (3 anni e mezzo anche lui) mi ha guardata come per dire... "ormai è perso..." Poi la gioia di vederlo sorridere! Mi sono girata... anch'io stavo per piangere ma avevo la piccola con me e non volevo spaventarla... ho fatto finta di niente. Il papà dell'amico si è scusato tipo 100 volte perché i bambini sono corsi via e lui gli ha seguiti senza assicurarsi che io sapessi; mi faceva segni ma io guardavo solo altezza bimbo. Quando tutto è passato ti ho pensata tanto, tanto..... E' stato un attimo ma.... basta davvero solo un attimo!

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31 maggio 2014 alle ore 00:53 ×

Mamma mia come ti capisco...quello è panico puro! Noi avevamo la "grande" che era come la tua piccola, lei a 5 anni si allontanava e non avvisava, si nascondeva dietro i cespugli, portarla in giro era un incubo e guarda quando aveva 14 anni eravamo ad un grande mercato di antiquariato, davvero enorme e strapieno di gente, noi eravamo in 4 adulti + il piccolo e ci siamo fermati ad una bancarella in un attimo non solo non c'era più ma quando la chiamavamo al cellulare risultava anche spento! È ritornata dopo 30 min (ripeto 30) bella tranquilla dicendoci che era andata a vedere le bancarelle. Le persone del mercato ci hanno aiutato a cercarla per mezzora, panico puro, poi nei mercatini spesso c'è pure un sacco di gentaglia sia io che mio marito abbiamo perso 20 anni di vita e ce la saremmo sbranata x cena tanto più che a 14 anni si spera capiscano, invece niente. In compenso al piccolo ho spiegato che ci sono persone cattive, di stare sempre dove lo vedo, di non accettare mai ne cibo ne bevande da chi non conosce, che nessun adulto gli può dare una sberla o dirgli parolacce e di dirmelo sempre ..e x ora è sempre stato bravissimo senza allontanarsi mai e mi racconta tutto! Va bene magari è un modo un po terroristico però preferisco così piuttosto che piangere dopo! Purtroppo viviamo in un mondo schifoso! Un abbraccio!

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Sara Pau
admin
15 luglio 2014 alle ore 14:52 ×

Un grandissimo abbraccio
a te e alla tua piccolina...
che brutto spavento...
i genitori che vi hanno guardato male, che ci vuoi fare? solidarietà zero a questo mondo!
quando lo sanno tutti che perdere di vista un bambino piccolo è davvero questione di un attimo.... con quelle gambette che corrono veloci!
e chi ruba i bambini c'è eccome, aimè, non deve esserci nulla di peggio che possa accadere...
mi sta salendo l'angoscia solo a pensare ai casi più famosi.
divieto assoluto per tutti a guardare sia chi l'ha visto che studio aperto, il tg peggiore del mondo, che tutti i vari quarto grado ecc ecc.
fanno un male alla psiche incalcolabile, ed ovviamente non sono di utilità per nessuno, oltre ai loro dati di ascolto e relativa vendita di spazi pubblicitari.
vedrai che la bimba si ricorderà di questa esperienza e imparerà ad avvisare dove vuole andare.
abbracci
Rossella
ps: grazie di essere passata sul mio blog :)

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