Pronto mamma? Devo andare, ti saluto!

La prima settimana senza lei è volata. Domenica scorsa bimbuzza è partita coi nonni (i miei) per Siracusa: la sua prima vacanza senza di noi a 1000 km di distanza.

Ho aspettato prima di scrivere questo post perché volevo "vedere come andava". Ammetto che i primi due giorni sono stata preoccupata e in ansia, anche se dentro me sentivo che lei era assolutamente pronta per questa esperienza e che non avrebbe dato nessun problema ai miei.



A distanza di 7 giorni posso ben dire che è andata (e sta andando) meglio di quanto mi aspettassi: mai momenti di malinconia, né giorno né di notte; mai telefonate strappalacrime...anzi...mi correggo: MAI telefonate! Se fosse per lei potremmo anche non sentirci perché è talmente presa dai "suoi da fari" che non può dedicarci sempre il suo tempo (la frase: "mamma devo andare, ti saluto!"è la sua!).


Sono proprio contenta: la sua felicità è la mia.

Inoltre io e mio marito abbiamo ritrovato spazi che non avevamo da 5 anni: ritengo sia un'esperienza salutare anche per noi.

Le mie giornate, tra lavoro sport e varie faccende, trascorrono più lente e senza sensi di colpa se torno tardi o se non posso dedicarle il tempo che vorrei.

Nel corso di un "pomeriggio/tempo per me", fatto di giri per Bologna senza guardare l'orologio, sono entrata in una libreria dove ha subito catturato la mia attenzione un libro dal titolo "Pronto, mamma?"
di Alice Horn
Illustrato da: Joelle Toulonias
Editore: Il Castoro 2015
Età di lettura: dai 3 anni



Mi ha fatto sorridere perché in questo momento il mio rapporto con bimbuzza è solo telefonico e così l'ho preso senza neanche sfogliarlo.
Vi ho già detto che a me piace ricevere delle sorprese dai libri e che, se posso, evito di sapere di cosa parlano, no?
Bene, sono sicura che a bimbuzza piacerà tantissimo.
La mamma del libro non è in vacanza ma in ufficio. La bimba non è al mare coi nonni ma a casa.

La fantasia che scorre tra le cornette del telefono di mamma e figlia è affascinante oltre che divertente.

È un libro che aiuta a superare le distanze e a reggere meglio il distacco dalla mamma, se è lontana per lavoro (bimbuzza sa che la raggiungeremo presto in Sicilia, quando finiremo di lavorare) ma anche per altri motivi.
La mamma trasportata da una nuvola o da un camion di pompieri, sott'acqua in un sottomarino o su una scopa, a nuoto o in slitta, arriverà presto dalla sua "bimbetta".

Le immagini ripercorrono la loro fantasia, i disegni mettono in evidenza i sentimenti di madre e figlia lontane ma unite dai loro dialoghi. 
Il testo potrebbe anche non esserci perché le immagini, appunto, sono significative e a tratti molto divertenti.

Mi è piaciuto un sacco e non vedo l'ora di stringere bimbuzza, dopo la nostra lunga separazione, proprio come le protagoniste di questo dolcissimo libro, per un abbraccio infinito che non avrà bisogno di parole.

Vivy
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5 commenti

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Maddalena
admin
27 luglio 2015 alle ore 12:00 ×

Quando la raggiungerai sarà incredibile: vedrai, le ultime ore sarai in fibrillazione, soprattutto tu, che conosci il tempo, che hai il senso delle ore. Bellissimo il libro... anche se, a quanto dici, la piccola pare non patire il distacco ;-)

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27 luglio 2015 alle ore 12:14 ×

Si...ahaha...infatti...mi sa che tra le due sono più io che ci sto pensando;-)
Ti farò sapere:)
bacio
Vy

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Unknown
admin
27 luglio 2015 alle ore 13:40 ×

Anche la mia si è messa a rimanere a dormire dai nonni e dopo un iniziale senso di smarrimento (mio, perchè lei come nulla fosse) ora quando è fuori casa riesco a ritrovare me stessa. Tempo per me. Bhe ecco i nostri nonni sono a 20 km di distanza...non si parla dei 1000 km vostri!
Però, che strana sensazione essere senza bambina in casa, vero?

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27 luglio 2015 alle ore 16:02 ×

In casa senza bambini: tanto silenzio e un gran ordine in giro. Incredibile ahaha
Vy

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Betta
admin
27 luglio 2015 alle ore 22:24 ×

I bambini vogliono esplorare, conoscere, imparare, fare nuove amicizie e nuove esperienze e a volte con i genitori accanto non 'ci riescono' perchè sanno quali sono i divieti imposti per il loro bene, ci mancherebbe, ma i nonni sono un'altra cosa................
Il 'lavoro' di genitori l'hanno già fatto e anche se sentono l'impegno di educare i nipoti, questo non è più compito loro............ ;-)))
Anche io, quando sono dai nonni, sento la casa davvero vuota senza il loro chiamarmi 10.000 volte al minuto ma mi fa anche bene e..........Concordo!!! La casa è in ordine, finchè non tornano!!! =)))
Buone vacanze!!!
Kisssssssssssssssssssssssssss

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