Il desiderio segreto della mamma

Dopo l'ansia traballante della gestante, l'esplosione di felicità della nascita del figlio, il sonno cosmico delle notti di allattamento, la pienezza della tenerezza del suo primo sorriso ed altre simili travolgenti emozioni, nel cuore della mamma fa capolino un desiderio quasi inconfessabile... 
Dopo settimane di telefonate e messaggi di congratulazioni da ogni parte del mondo, invasione di corrieri con pacchi regalo, incursioni di nonni e zii che fanno una gara silenziosa a chi carpirà il primo sguardo della creatura e orde di amici e parenti che, con occhio microscopico, svelano arcane somiglianze con trapassati trisavoli, arriva il giorno in cui la mamma ripensa al passato...

Insomma, dopo un periodo totalmente bimbocentrico, in cui a confronto il sistema eliocentrico copernicano è una barzelletta, la madre prende in mano le foto di quando LEI era bambina e, invece di esclamare "Qui mio figlio è tutto uguale me", sospira "Come era bello essere figlia!".
Non se ne era resa conto fino a che è diventata madre.
La mente ripercorre in flashback rapidissimo gioventù, adolescenza e infanzia e quella donna, ormai mamma, desidera persino, per un attimo, di tornare neonata fra le braccia di mamma e papà. 
Protetta, al calduccio emotivo, centro delle coccole genitoriali.
Non che non sia meraviglioso essere madri. Per alcune, come per me, la maternità è stata una sorta di compimento.
È che i primi anni di maternità sono uno sconvolgimento fisico-sentimentale così intenso che persino il normale battito del cuore pare un movimento tellurico.
Ed è la neomamma, al pari del suo piccolo, a desiderare la protezione di mamma e papà. Ha bisogno, più che mai, di sentirsi figlia

Ci sono donne come me che non hanno la fortuna di avere mamma e papà vicini. Ci separano 700 km di distanza geografica a cui corrispondono 7 cm di distanza sentimentale ma che ci permettono di abbracciarci, realmente, al massimo 7 volte l'anno.
Quelle 7 volte l'anno, poi, la mamma e il papà sono soprattutto e giustamente "i nonni" e, io per prima, ho un unico pensiero: che i miei genitori, "i nonni", possano trascorrere quelle 7 volte il più intensamente possibile con i nipoti. 
Le donne come me, dunque, sacrificano un po', senza darlo a vedere, il proprio desiderio di essere figlia. 
Ma la vita è meravigliosa e prima o poi restituisce.
Così può capitare che, qualche anno dopo, quando la neomamma è ormai una mamma con una certa esperienza e figli un po' più grandi, decida di fare un viaggio da sola, senza figli, in terra natia, a casa dei propri genitori. 
E può capitare che quei genitori, saggi, amorevoli, semplicemente perfetti, la trattino da figlia, come ai vecchi tempi, senza farle minimamente pesare l'assenza dei nipoti. 
Così quella neomamma che desiderava essere figlia, per due giorni torna fra le braccia di mamma e papà, protetta, nel calduccio emotivo, centro delle coccole genitoriali: una condizione simile al paradiso
Lo scrivo senza esagerare.
Perché se voi foste stati al mio posto, col papà che compra il tuo cibo preferito e ti accompagna a fare shopping e la mamma che ti prepara la colazione e ti racconta tante cose belle, col papà che ti accompagna a fare una passeggiata al mare e la mamma che ti stira il cappottino perché tu sia in ordine, con mamma e papà che ti accompagnano insieme al dottore per una visita di controllo e poi ti offrono un caffè al bar, con mamma e papà che ti accompagnano alla stazione a prendere il treno e poi un po' si commuovono quando il Frecciabianca ti allontana da loro... 
Ecco, se voi foste stati al mio posto, avreste capito che non esagero affatto a raccontare. E non esagero affatto ad amarli così tanto.
Ketty
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1 commenti:

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Pasquale Tribuzio
admin
1 novembre 2017 alle ore 10:29 ×

Cara Ketty, o Kettina come sai che mi piace chiamarti, riaverti "figliola" per qualche ora è per mamma e per me un piacere immenso. Vorremmo non fossero ore ma giorni, settimane e anni ma sappiamo che è un sogno. Di contro ci piace vederti mamma di due bimbi, i nostri amati e immensi nipotini Sara e Leonardo, che stai crescendo ed educando in modo direi perfetto anche senza la presenza continua dei nonni materni. Per fortuna ci sono i nonni paterni che con grande amore e dedizione sono vicini a te e ai tuoi bimbi. Ketty, quando avrai voglia di ritornare figliola sai che puoi contare su di noi, purché siano periodi brevi visto il tuo "lasciarti andare" quando fai la figliola, e sopratutto perché i tuoi bimbi ti reclamano di continuo. Ciao da mamma e papà.

Congrats bro Pasquale Tribuzio you got PERTAMAX...! hehehehe...
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