Il mistero della magia del Natale


Ieri sera abbiamo inaugurato le letture natalizie con una storia dolce come il panettone e frizzante come lo spumante. Il mistero della magia del Natale, di Chiara Valentina Segrè, illustrato da Morena Forza, Edizioni Corsare, è una storia perfetta per tuffarsi nell'atmosfera natalizia perché contiene, in combinazione inedita, tutti gli elementi del Natale: il senso dell'attesa, del mistero, della comunità, della fantasia e infine della salvezza che solo dalla gentilezza autentica può pervenire.

LA STORIA
Tutto inizia a casa della piccola Angelica che, il primo dicembre, come di consueto, non vede l'ora di cominciare ad aprire le finestrelle del suo calendario dell'avvento. Quest'anno, però, qualcosa va storto. Si accorge che sul meraviglioso calendario acquistato dalla cartoleria accanto alla sua scuola non figura più un Babbo Natale sorridente ma un Babbo Natale molto triste.

Il mistero si infittisce quando si rende conto di essere l'unica a notare questo stravolgimento; persino la sua mamma non nota alcunché. La bimba, turbata, decide di confidarsi con un compagno di scuola il quale, lungi dal prenderla in giro, le racconta a sua volta un episodio simile. Anche sul suo calendario dell’avvento c’è qualcosa di strano: il cane husky allegro e scodinzolante ora appare abbattuto e con la coda fra le gambe.

Di confidenza in confidenza i bambini della classe di Angelica scoprono di avere tutti problemi con i propri calendari trasformati e si alleano per svelare il mistero. Confrontandosi, scoprono di aver acquistato tutti il proprio calendario dagli stessi cartolai, i simpatici signori Elfus ed Esmeralda, e decidono di andare in cartoleria per risolvere la faccenda.

Ma come riuscire ad arrivarci durante l’orario scolastico? I bambini elaborano insieme un piano per sfuggire alla vigilanza del bidello durante la ricreazione e, giunti in cartoleria, ricevono una risposta. La cartolaia Esmeralda rivela che forse i calendari venduti sono quelli magici provenienti direttamente dalla terra di Babbo Natale, che gli adulti non sono in grado di vedere il cambiamento sui calendari e che l'unico modo per ricondurre i calendari alla loro atmosfera di gioia e bellezza è far prevalere il Bene nel mondo.

I bambini inizialmente sono scoraggiati “Siamo fregati, noi non possiamo certo fermare le guerre e tutte le cose brutte che accadono nel mondo. Siamo solo bambini” ma poi Esmeralda spiega loro che il Male non si combatte con la forza ma con le piccole, grandi, azioni di amore e gentilezza delle persone buone.

I bambini, nei giorni successivi, cominciano così a esprimersi in comportamenti generosi e gentili: c’è chi decide di studiare di più per rendere felice il papà, chi rinuncia alle merendine per comprare cibo per i vicini di casa bisognosi e così via. 

Che accadrà alla fine della storia? Torneranno a sorridere i personaggi dei calendari dell’avvento? Vi lascio con questo bel punto interrogativo.

COSA CI PIACE DI QUESTO LIBRO
La storia attira l’attenzione dei bimbi perché è calata in una quotidianità in cui si riconoscono (l’amicizia, la scuola, la famiglia) e nello stesso tempo è permeata di fantasia. Dopo aver letto il libro i bambini non guarderanno più i loro calendari dell’avvento con gli stessi occhi di prima, ve lo assicuro.

La sintonia fra i bambini protagonisti della storia è trascinante. I bambini fanno gruppo e svelano il mistero contando sulle proprie forze perché gli adulti non sono in grado di vedere quello che vedono loro (quanto è vero!) e soprattutto perché sono proprio gli adulti all'origine del male con le loro azioni turpi.

Il significato del libro, che esalta il potere della gentilezza di ogni giorno, è lineare e profondo senza cadere nella retorica ed è un ottimo spunto per proporre ai bambini il gioco del “Compi almeno una gentilezza al giorno”.

Il testo di Valentina Segrè, in cui sono ben dosati azione e dialoghi, crea suspence ed è piacevole da leggere ad alta voce, anche a più voci. La sensazione è che i bambini del libro siano proprio vivi, con le loro emozioni intense e pure e le loro divertenti marachelle. Il testo è di lunghezza media (28 pagine) ma già la prima volta i miei bimbi (7 anni e 4 anni) ed io siamo riusciti a leggerlo tutto d’un fiato, presi dalla tensione di sapere come finiva la storia.

Le illustrazioni di Morena Forza, colorate e gioiose, si stagliano per lo più su fondo bianco, in una fusione di immagini e parole, conferendo ancora più ritmo alla lettura.

Il formato del libro è fra i nostri preferiti: grande, cartonato, con un profumo inebriante di carta stampata.

Che altro aggiungere?
Buona attesa del Natale, nella gentilezza dei gesti, a tutti voi.
Ketty
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1 commenti:

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Priscilla
admin
22 novembre 2017 alle ore 14:26 ×

Ma sai che mi piace molto l'idea delle letture natalizie? Missà che ti imiterò...

Congrats bro Priscilla you got PERTAMAX...! hehehehe...
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