Un libro per bambini sul Natale: Un Natale da favola

Commuovente. Il primo aggettivo che mi viene in mente per descriverlo.
Dopo averlo letto la prima volta, da sola in treno, ho provato un brivido lungo la schiena che arrivato fino agli occhi mi ha commossa tantissimo. 

Stavo cercando qualcosa di particolare per la libreria di bimbuzza a tema Natale e ho subito capito, guardandolo e sfogliandolo velocemente in libreria, che era lui che stavo aspettando.



Amore, dedizione, generosità, riconoscenza sono alcuni dei sentimenti che straripano dalle pagine di Un Natale da favola di Hubert B. Kemoun, Olivier Desvaux (Jaca Book Collana: Ragazzi, dai 6 anni).
Un libro bellissimo anche per gli adulti. Direi, senza età.

Protagonisti sono i burattini delle favole che, preoccupati nel vedere Mastro Belloni (colui che li ha creati) malato e infreddolito, disteso su un letto da solo, si cimentano per trovare una soluzione e salvarlo.
La prima ad accorgersi del malore di Mastro Belloni è la Bella Addormentata che, agitata, sollecita Biancaneve e i Sette nani, il lupo, la nonna e Cappuccetto rosso, Pinocchio, Cenerentola, tutte le marionette delle favole più belle.



Non c’è più legna per accendere un fuoco, fuori c’è tanta neve, loro non possono sicuramente muoversi da quella casa.

“Non c’è più legna. Cosa ne sarà di noi?..."

E così i burattini, preoccupati e riconoscenti verso chi li ha creati, decidono di staccare una parte del loro corpo di legno per accendere in fuoco che, in men che non si dica, inizia a cantare la sua canzone e a scaldare la stanza di Mastro Belloni.

"A colui che tiene i fili che mi regalano gli applausi e le risate dei bambini...io offro la mia gamba..."



Quando il Mastro si sveglia, guarito perché ristorato dal calore, trova i suoi burattini tutti rotti e, vedendo il fuoco acceso, capisce quello che hanno fatto. Decide all'istante di uscire di casa e, nonostante la neve e il freddo e soprattutto fregandosene della vigilia di Natale (per la quale avrebbe voluto preparare una bella cena) si dedica alla raccolta della legna che gli servirà per ricostruire, nel corso di tutta la notte, i pezzi mancanti dei suoi burattini.


Il giorno di Natale, dopo una nottata in bianco, Mastro Belloni mette intorno al suo tavolo tutti i burattini riparati, ma senza pranzo di Natale. Non ha avuto tempo di pensare ad altro!



Ma ecco la magia! Una Maga delle stelle trasforma il naso che Pinocchio aveva gettato nel fuoco in un dolce al cioccolato. E indovinate un po’? Secondo la leggenda, proprio questa storia magica ha dato vita al dolce che oggi conosciamo come “tronchetto”. Lo avreste mai detto???

Oltre alla storia ben costruita, le immagini forti e presenti in ogni pagina, comunicano tantissimo. I colori non sono vivaci e mia figlia, in un primo momento, è rimasta incerta. Lo abbiamo letto insieme più volte e, dopo un suo primo disappunto, mi ha colpito il fatto che i giorni seguenti ha continuato a parlarne, tirando fuori scene e considerazioni su Mastro Belloni che secondo lei somiglia tanto a Babbo Natale.
Come darle torto? In effetti sembra proprio lui! Dietro quell’anziano signore, si cela un animo buono, un amante dei giocattoli e burattini che vive in mezzo a tanta neve.

La citazione di tutti i personaggi delle favole, inoltre, rende il libro ancora più accattivante.

Spero piaccia anche a voi. Per me promosso a pieni voti.

Vivy 

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