Ecco i tuoi 7 anni: un mondo di fantasia

Questo post è per te, bimba mia. E la cosa assurda è che sono così tante le cose da dirti che non so da dove cominciare.
È proprio difficile esprimere a parole quello che sento.
Cosa potrei augurarti se non il bene più grande e prezioso del mondo?
Banale no? 
Un mondo di felicità, gioia, soddisfazioni, successi, raggiungimento di obiettivi, amicizie, viaggi, amore, una vita lunga e serena, successo...
Ovvio che ti auguro tutto questo, sempre e ogni giorno, non solo per il giorno del tuo compleanno.
E allora, cosa potrei dirti oggi? 
Potrei dirti, per esempio, che ogni anno quando arriva il 24 ottobre, ricordo immancabilmente lo stupore che ho provato nel sentire le acque rotte con ben 3 settimane di anticipo. Ero in cucina con tuo padre, quel sabato pomeriggio. Mettevamo a posto la spesa: il giorno dopo avremmo avuto tanti ospiti a pranzo, amici da Bologna che volevano vedermi prima del fatidico giorno. Un appuntamento fissato con largo anticipo e che per ovvie ragioni abbiamo dovuto rimandare. 

Ti muovevi sempre dentro la mia pancia, non facevi che darmi calci e stirarti. Ti ho sentita frullare come un pesciolino già alla 18° settimana e, se non ti sentivo, quasi mi preoccupavo. Ecco! Gli stiramenti che mi tennero sveglia tutta la notte, qualche giorno prima della tua nascita, erano contrazioni che non riuscii a decifrare! Meno male che ero ormai alle 37° settimana!!!

Non so dirti esattamente cosa ho provato, quando ti ho stretta per la prima volta tra le mie braccia. Tu non ci crederai...ma il parto, oltre che doloroso, è stato anche divertente con tuo padre che faceva battute appena poteva, mentre io lo tranquillizzavo dicendo: "non preoccuparti, i dolori che sento sono come quelli per andare in bagno".
Ti lascio immaginare la sua risposta!

L'ostetrica diceva che non aveva mai assistito a un parto così pieno di risate!
Sei uscita a "missile" perché appena ho chiesto quante spinte, secondo loro, avrei dovuto dare prima della fine, la mia mente si è rifiutata di accettare che ce ne potessero volere ancora 10! Per cui mi sono data da fare, per vederti fuori già solo dopo 3 spinte. Non se l'aspettava nessuno! Quasi cadevi dal lettino per come sei uscita di corsa! 

Volevi proprio stare con noi! Le gambe in continuo movimento, la tua curiosità, l'impazienza di "fare e provare tutto subito": ancora oggi sei così, anche se limitata dalla razionalità dei tuoi 7 anni.

Il tuo sorriso riempie l'anima. Ridi con gli occhi, ridi di cuore. Ma soprattutto, ridi sempre. Difficile vederti arrabbiata, se non quei pochi attimi in cui, ovviamente, vuoi esprimere il tuo disappunto. Ma poi, quando ti passa, quasi ti dispiace di essere stata "scontrosa", tanto che ti scusi e mi sciogli completamente. Furbizia? Chi lo sa!

Quindi, dicevo...(perché nel frattempo mi sono persa)...tenerti tra le braccia, la prima volta, mi ha paralizzata. Tutte le mamme sanno di cosa parlo. È un misto di felicità, paura (oddio, ora che faccio!? Cosa ha!? Perché piange? Ha fame? Sete? Sta male? Non so!), sollievo, estasi, adrenalina, senso di responsabilità, realizzazione. In quel momento una mamma sente che tutto è possibile, dare la vita, proteggerla, accudirla.

Quando ti abbiamo portata a casa, io e tuo padre eravamo praticamente in trans. Accucciata nella tua navetta, hai respirato l'aria della nostra casa, ma soprattutto il nostro amore...insieme a qualche piccola ansia (ci sta!). I primi tempi, con te, mi sentivo quasi dentro a un film. Abbiamo vissuto in completa simbiosi per tanto tempo. 

Bastava (e ancora basta) guardarci per capire. Non mi sono mai sentita inadeguata. Mi hai aiutata (e ancora oggi mi aiuti) ad essere mamma. Non ci crederai, ma oggi sento di essere una buona mamma grazie a te, a quello che mi ispiri e comunichi. Anche se sbaglio (perché sbaglio), mi giustifichi. Una volta, dopo essermi scusata, mi hai persino detto: "mamma, anche se non mi chiedi scusa, a me non importa. Non fa niente, davvero".
Cioè, mi hai tranquillizzata. TU hai tranquillizzato ME. 

Se io e tuo padre litighiamo, ci guardi e ci calmi. Intervieni ogni tanto, perché noi non abbiamo filtri. Ma sei serena. Sai che, passata la tempesta, torna un gran sole tra di noi. Ci dai sempre fiducia.

Ci stimi, ci ammiri, ci consoli, ci guidi.

Noi viviamo per te, non facciamo mai niente senza pensare a te.

Adesso che sei "grande", che riesci a leggere e a capire tutto speditamente, potrai leggere da sola questa mia prima lettera per te (lo so, tuo padre mi ha preceduta scrivendotene una per il tuo primo giorno di seconda elementare). Una lettera che potrebbe continuare ancora all'infinito, ma che termino con un augurio importante: spero tu non perda mai la fantasia che ti contraddistingue, la capacità di inventare storie di fronte a un foglio bianco, a pagine di ricette o di latino e greco (le mie enciclopedie). Tu in quelle pagine che sfogli con tanta passione, sono sicura che vedi un mondo che noi nemmeno immaginiamo. E la cosa bella è che lo fai ad alta voce, fregandotene se ti ascoltiamo, se ridiamo, se ogni tanto registro col cellulare per non perdermi le tue storie. 

Spero davvero di poter ascoltare, per ancora tanto tempo, il tuo bellissimo mondo leggero e fantasioso. 

Auguri, bimbuzza mia.

Con amore
Vivy
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1 commenti:

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24 ottobre 2017 alle ore 07:51 ×

Che lettera bellissima! Mi hai fatto svegliare con una dolcezza infinita
La tua bimba se la custodirà gelosamente
Fortunata ad avere due genitori così

Congrats bro Federica MammaMoglieDonna you got PERTAMAX...! hehehehe...
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