Andrea non ha più paura e le paure misteriose dei bambini


I miei bambini sono circondati dai libri da quando sono nati e per loro è un gesto naturale quello di interrompere qualsiasi attività e sedersi accanto a me ad ascoltare, non appena prendo in mano un libro e comincio a leggere ad alta voce. In questi ultimi giorni, però, sono stati irrequieti, hanno fatto fatica a restare concentrati per più di dieci minuti. Sono certa che dipenda dalla stagione, d'altronde le giornate che annunciano la primavera rendono anche me iperattiva. 
Solo quest'albo edito dalle Paoline, negli ultimi giorni, è riuscito a tenerli inchiodati alla poltrona fino alla fine della lettura. È la prova migliore che potessi avere del loro apprezzamento!

Cos’ha di speciale Andrea non ha più paura”?

LA STORIA

Il papà di Andrea è partito e non si sa quando tornerà. Durante l’attesa, Andrea vive da solo con la sua mamma in una casa circondata dagli ulivi. Da quando il padre non c’è più, il bambino è assalito da tante paure. Alcune le affronta da solo, altre le supera con l’aiuto di un nonno speciale, un ulivo grande e nodoso che chiama “Nonno Ulivo” e che in alcuni momenti gli ricorda proprio il suo papà. 

PERCHÉ QUEST’ALBO PIACE AI BAMBINI
Li coinvolge sicuramente perché racconta, con dolcezza e con la giusta tensione, delle loro paure (tutti i bambini del mondo temono i mostri, i draghi e i fantasmi) e nello stesso tempo le spiega.
Piace per il titolo che incuriosisce. 

Piace perché il testo è facile da ascoltare per il suo ritmo. Il dialogo principale, quello fra Andrea e il Nonno Ulivo, è cadenzato da domanda e risposte che sono quasi dei ritornelli: Andrea che spaventato pronuncia il nome del mostro e nonno Ulivo che replica rassicurandolo. 
Alla seconda lettura della storia non ho più avuto bisogno di leggere le risposte di Nonno Ulivo perché i miei bambini le hanno anticipate. È diventato un gioco: io che interpretavo Andrea “è il fantasma minaccioso!” e i miei figli che rispondevano al posto di Nonno Ulivo “No, è il vento burlone!” e così via.
In effetti l'albo si presta alla lettura animata o ad un'eventuale drammatizzazione.


PERCHÉ QUEST’ALBO MI PIACE

Il libro mi piace innanzitutto perché è pervaso da grande delicatezza
Il tema è importante: le paure che possono disturbare un bambino quando si verifica un cambiamento importante nella sua vita. 
Andrea è disorientato dall’assenza del suo papà e, come tutti i bimbi piccoli, non sa esprimerlo a parole. Manifesta la sua insicurezza con l’insorgere dell’insonnia e delle paure: paura di creature mostruose sotto il letto o nell’armadio, terrore di tutti i rumori della notte.
L’autrice, Lorenza Farina, fornisce ai noi genitori una chiave interpretativa delle paure di un bambino che non sempre sono palesemente riconducibili alla vera causa. Quante volte ci interroghiamo:“Mio figlio non ha mai avuto insicurezze. Da dove sarà spuntata questa paura dei mostri?” e non ci rendiamo conto che la paura del buio è cominciata, per esempio, con la partenza di una persona cara o con l’inizio di una nuova scuola, anche se apparentemente il piccolo è sereno.

L’autrice tratta le paure di Andrea, dicevo, con delicatezza. Nessuno, nella storia, colpevolizza il bimbo con battute del tipo “Ma che paure stupide” “I mostri non esistono” “Eri così coraggioso prima” ecc. 
Nessuno colpevolizza, anzi, tutti lo coccolano. La mamma lo accarezza spesso e Madre Natura lo incoraggia. La figura dell’albero “Nonno Ulivo” è molto dolce. L’ulivo avvolge il bimbo e gli parla, indicandogli la vera natura dei rumori che il bimbo scambia per mostri.

Il libro mi piace, poi, per il testo scorrevole ed elegante, uno di quei testi che arricchiscono il vocabolario dei bambini e il loro immaginario.

LE ILLUSTRAZIONI DI MANUELA SIMONCELLI
L'albo ha delle illustrazioni coerenti con la delicatezza del testo e l’intensità delle paure. Le dimensioni del bimbo e degli elementi naturali sono volutamente irreali per sottolineare dei dettagli: gli occhi grandi che esprimono il terrore, i rami degli ulivi raggomitolati, simili a un groviglio di abbracci, la testa grande di Andrea che finalmente si lascia andare alla serenità dei pensieri.
Ci hanno particolarmente affascinati i colori. Prevalgono le tonalità della notte, i colori freddi come il blu, il verde e il grigio ma sulle stesse si impone sempre un particolare molto caldo: un filo rosso, il petto giallo dell’uccellino, la coperta rosa.

Inoltre nelle illustrazioni c’è sempre un protagonista che nel testo non è citato ma è parte integrante della storia: un uccellino. A me e ai miei bambini piace pensare che sia una specie di angioletto inviato dal papà a vegliare su Andrea.

Insomma, Andrea non ha più paura è una lettura carezzevole!

Che ne pensate?


Ketty

P.S. Della stessa autrice, Lorenza Farina, trovate sul blog:
"La casa che guarda il cielo"
"Sono erba, sono cielo"
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1 commenti:

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11 marzo 2017 alle ore 18:58 ×

Mi sembra davvero splendido!

Congrats bro Mamma Avvocato you got PERTAMAX...! hehehehe...
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