Le 6 cose a cui non rinuncio... Tracy Hogg non aveva tutti i torti!


Oggi parlo di un tema caldo per ogni mamma: come scandire la giornata fra tempo per i bambini e tempo per sé.

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Chi non la conosce sicuramente penserà: “Chi diavolo è Tracy Hogg?

È una delle infermiere-puericultrici più famose dell’ultimo decennio, autrice del best seller “Il linguaggio segreto dei neonati”, un manuale che suggerisce un metodo per l’accudimento dei neonati fondato su una precisa routine. Il metodo si chiama E.A.S.Y. che sta per “facile” ed è acronimo di:

E. eat= mangiare

A. activity= fare attività

S. sleep = dormire

Y. = You = te; ritagliati dei momenti per te.

Tracy, in pratica, suggerisce alle mamme come soddisfare i tre bisogni fondamentali del neonato e come prendersi cura di se stesse.

Non mi soffermo sulle prime tre lettere/fasi, anche perché so che solleverei un putiferio di opinioni divergenti sulla opportunità/fondatezza del metodo.
Voglio invece sottolineare con l’evidenziatore quell'ultima spaurita letterina:
Y, You, tu mamma, te stessa.

Quando sono diventata mamma la prima volta di una dolcissima bimba attaccata a me 18 ore su 24, avevo bisogno che qualcuno me lo ricordasse: Ketty, tu esisti come persona

Quando sono diventata mamma la seconda volta di un gioioso bimbo attaccato a me 20 ore su 24, avevo ancora bisogno che qualcuno me lo rammentasse: Ketty, hai responsabilità anche verso te stessa.

La maternità è un uragano d’amore e se non ti aggrappi all'albero della saggezza, quell'uragano ti può risucchiare.
La maternità non è una fusione per incorporazione fra mamma e figlio. 
La mamma resta una persona distinta dai suoi figli con propri bisogni personali che vanno oltre le mere esigenze fisiologiche.

Queste affermazioni teoricamente potrebbero essere vendute alla fiera dei concetti scontati eppure nella realtà trovano difficile applicazione.

Io per prima, che pure ho una certa consapevolezza di me stessa, tendo ad anteporre SEMPRE i bisogni dei bambini ai miei e a scandire i tempi della giornata sulle loro esigenze ed attività. Me ne accorgo anche dalle cose semplici come lo shopping: esco per comprare qualcosa per me e torno con una borsa di cose per loro!

Comunque, dicevo, grazie a Tracy Hogg e all'incoraggiamento psicologico di mia madre e di mia suocera, ogni giorno cerco un equilibrio fra tempo con i miei figli e tempo per me.Ci sono piaceri personali a cui non rinuncio ma il primo piacere resta pur sempre essere CON loro.E così è diventato un divertente esercizio quotidiano quello di incastrare, nella giornata, i bisogni dei miei bambini con i miei bisogni

Ecco la top six delle cose che mi è sempre piaciuto fare, continuo a fare anche da mamma e voglio che i miei figli sappiano che faccio. 

1. La mamma ama leggere, non solo libri per bambini (che pure adora)
Non avendo più tempi lunghi a disposizione, scelgo romanzi e saggi brevi.Rubo per leggere, rubo le pause. Leggo mentre aspetto i mezzi pubblici e sui mezzi pubblici, in sala d’attesa durante le lezioni di danza di mia figlia, in pausa pranzo al lavoro, in sala d’attesa dal dottore. Il mio libro di calda carta o il mio comodissimo kindle sono sempre con me.

2. La mamma si rilassa nel fare attività fisica
La mamma ama e deve fare attività fisica. 
Senza un minimo di camminate e ginnastica, è destinata allo schianto la povera schiena della mamma ad alto contatto che porta spesso i bimbi in braccio.Per le mie sedute di ginnastica scelgo i momenti in cui i pargoli dormono oppure sono impegnati nei loro giochi; impegnati, perlomeno, fino a quando non si accorgono che sono distesa sul tappetino e mi si lanciano addosso come scimmiette! Ultimamente si uniscono a me nella ginnastica. Il piccolo che fa gli addominali è uno spettacolo esilarante.Poi, come sapete, per le camminate e i giri in bici, sfrutto il tragitto casa-lavoro.

3. La mamma si diverte ad uscire con le amiche

Ho bisogno di uscire da sola con le mie amiche, quelle con figli e quelle senza prole. Quando i figli erano inconsapevoli e non potevano cogliere i significati dei pettegolezzi femminili, li portavo con me. Ora ci siamo inventati le “serate babbo”. Una volta al mese riprendo ossigeno con cene o eventi con le mie amiche mentre i figlioli si godono il loro amato babbino a casa. Naturalmente anche mio marito ha le sue serate di uscita libera.

4. La mamma cucina anche per divertimento
Pasticciare in cucina è rilassante!Per divertirmi fra i fornelli senza interruzioni coinvolgo i bambini in prima persona nella preparazione di pietanze oppure li immobilizzo con attività ipnotizzanti. Domenica sono rimasti concentratissimi e in silenzio per un’ora a dipingersi le mani con i colori a dita mentre io sfornavo la mia crostata.




5. La mamma ama scrivere
Svolgo un lavoro a tempo pieno e ritagliarmi dei momenti per scrivere, anche sul blog, è l’impresa più ardua. Attendo la notte, quando i bimbi sono nel mondo dei sogni, per calare le mani e i pensieri sulla tastiera. Qualche ora di sonno in meno, qualche post in più; una ruga del sonno ma anche qualche amicizia blogger in più.

6. Alla mamma e al babbo piace andare al cinema
Questa conquista è piuttosto recente. Per anni io e mio marito abbiamo rinunciato al cinema.Non volendo o non potendo lasciare i bambini di sera con altre persone, abbiamo cominciato a frequentare le sale cinematografiche nel primo pomeriggio quando i bimbi riposano dopo il pranzo con i nonni. E' una figata perché la programmazione pomeridiana è uguale a quella serale ma di solito le sale sono poco affollate, tutte per noi.

Poi ci sarebbe la top six dei desideri che riservo per il futuro, quando i bambini saranno più autonomi. Questa però è un'altra storia oppure un prossimo post.

E voi cosa continuate a fare per voi stesse anche dopo essere diventate mamme?

Ketty

Questo post partecipa alla rassegna, serie e spensierata allo stesso tempo, #tanaliberatutte di Micaela le m cronache.

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