Uff e il diritto alla noia dei bambini


Post di Ketty

"Questa storia mi è piaciuta perché Uff passa dalla noia alla gioia" (Sara)
La mia Saretta, sette anni, qualche settimana fa ha scelto questo libro come lettura della settimana (nella sua classe, ogni settimana, ciascun alunno legge un libro e compila una scheda-recensione), ben sintetizzando, in qualche parola, il senso del nuovo bellissimo albo di Ilaria Guarducci, edito da Camelozampa.

Camelozampa

Come si passa dalla noia alla gioia?

Ecco la storia.
Uff era un bambino sempre annoiato.
I genitori tentavano di tutto per coinvolgerlo e farlo divertire: giochini, medici, pagliacci e indovini, feste, cuccioli, Babbo Natale e unicorni. Eppure ogni loro sforzo risultava vano.
Uff sbadigliava di noia e restava indifferente agli stimoli.
Non che non avesse le sue preferenze, ma si trattava di gusti forse strani nell'ottica dei suoi genitori. 
Per esempio il suo colore preferito era il grigio, la pietanza che più amava la pasta in bianco e di certo non praticava alcuno sport se non quello di restare immobile.
Un giorno, pertanto, prese una decisione:"Si annoiava così tanto e così bene che si chiuse nella sua stanza e decise di autoproclamarsi sua maestà il Re Supremo della noia".
Questa decisione suscitò in lui tante idee così noiose da risultare divertenti, anche un po' geniali!
Sembra un paradosso?
Dopo aver letto quest'albo non la penserete più così.

Perché la verità è che, per i bambini, il confine fra la noia e il divertimento è un'entità impalpabile.

Perché quel che per un adulto è noioso, per un bambino può essere un tuffo nella creatività.
Quanto ci affanniamo a volte, noi genitori, per cercar di intrattenere i bimbi, senza comprendere che per loro tutto è un gioco, persino leggere multe e scontrini.
E quante volte ci ostiniamo a proporre loro attività che sono interessanti solo per noi, senza curarci dei loro gusti personali e delle loro inclinazioni. 

Ilaria Guarducci, con quest'albo dalle illustrazioni buffe ed incisive, smaschera in modo bizzarro le nostre ansie di genitori. 

Osservate l'espressione basita dei genitori di Uff che, dopo averle provate tutte e magari essersi rassegnati all'idea di avere in casa un disperato caso di figlio privo di interessi, lo ritrovano alle prese col fantasioso gioco del "Re supremo della noia". 

Lo capiamo o no che i bambini spesso hanno solo bisogno di stare un po' tranquilli da soli con se stessi, nel loro spazio di vuoto creativo?  

"Uff" di Ilaria Guarducci è davvero il manifesto del DIRITTO ALLA NOIA, della libertà di annoiarsi!

E a giudicare dal piacere che provano i miei figli nel leggerlo, è proprio ben riuscito. 
Ketty


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