Neve, freddo, disagi, corse, sorprese

Post di Viviana:
Inutile dire che l’ondata di freddo di questi giorni, in tutta Italia da nord a sud, sta sconvolgendo la vita di tante persone, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti.
Chi, in particolare, lavora lontano da casa e ha bisogno di viaggiare in treno o in macchina, sta subendo disagi sovrumani, come se non si fosse saputo da più di una settimana che sarebbe arrivato il gelo siberiano!!!

Il terrorismo climatico è partito una decina di giorni fa, quindi non è concepibile un disastro del genere tra tilt del traffico, treni soppressi, scuole chiuse... Sta per partire il solito luogo comune, della serie “in Svezia dove questo clima è perenne da ottobre a maggio, funziona sempre tutto bene!”...ma signori...io non mi lamento quasi mai...però la vena ogni tanto scoppia anche a me! Non parlo di Roma eh, dove posso capire (ma non comprendere ahahah) l’eccezionalità della cosa! Sto parlando della Toscana e dell’Emilia!

Ci tocca quindi riorganizzare il ménage famigliare, correre di più, spostare gli appuntamenti, accumulare ritardi, chiedere favori ad amici e parenti...e le giornate, che già normalmente sono infinite e incasinate, si complicano oltre misura...ma oggi voglio guardare il lato positivo!



Non sto a tediarvi sulla mia mattinata a rischio ibernazione in stazione, aspettando un treno che non arrivava mai, tra soppressioni e ritardi. È bastato un piccolo gesto, quello di una mamma (la mia) lontana mille km per infondermi il giusto calore che scioglie i metri di neve intorno a me.

Il pacchetto con un libro inaspettato, di un autore che adoro e che ho scoperto da poco (stupendo il suo "Ciò che inferno non è") su un grande poeta e personaggio della Letteratura italiana che, sono sicura, dopo la lettura di questo libro non considererò più tanto pessimista e sfortunato.



Ed ecco risollevata la mia giornata.

Grazie mamma.

“Esiste un metodo per la felicità duratura? Si può imparare il faticoso mestiere di vivere giorno per giorno in modo da farne addirittura un’arte della gioia quotidiana?”



La sfida è lanciata e ci riguarda tutti: Leopardi ha trovato nella poesia la sua ragione di vita. E noi? Qual è la passione in grado di farci sentire vivi in ogni fase della nostra esistenza? Quale bellezza vogliamo manifestare nel mondo, per poter dire alla fine “nulla è andato sprecato?”

Da “L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita”.

Tra l'altro, quanto è bello ricevere libri di carta??? Kindle, lo sai, ti adoro, ma il piacere della carta...è insuperabile;)

Vivy 
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