Il buon rito della buonanotte

Post di Ketty:
Inizio questo post con un tono fra lo stupefatto e l’angosciato.
Che tristezza, ma che tristezza sentire che molti genitori mandano a letto i bambini senza una favola… Che preoccupazione, ma che preoccupazione apprendere che molti genitori lasciano sistematicamente addormentare i bambini davanti alla TV o col tablet in mano…
Lo ammetto, sono po’ fissata con il rito della buonanotte.

Ho sempre pensato che non si può riposare bene se non si va a letto ordinati, puliti e soprattutto con tutte le emozioni a posto. Se vale per me, certamente vale per i miei figli.

Ecco perché ho elaborato un rito preciso e creato un’atmosfera che ambisce ad accarezzare il cuore.

1. Atmosfere in bagno

Con musica melodica di sottofondo (ho la radio in bagno), i miei bambini ed io facciamo il bagnetto e indossiamo il nostro morbido pigiama. Prima di far indossare i calzini ai miei bimbi, ho l’abitudine di massaggiare delicatamente i loro piedini con una crema idratante e balsamica, di solito al timo. L’idea è nata dopo aver imparato la canzoncina “Piccolo piede”, uno dei brani della meravigliosa raccolta Rime per le mani della Franco Cosimo Panini. 

2. Atmosfere nella cameretta

In cameretta abbasso le luci e insieme ai bambini recito una preghiera. A volte è una preghiera cantata, come il mio amato canto scout “Al cader della giornata”. Mia figlia predilige “Dolce sentire” ispirata a San Francesco d’Assisi.
Nonostante siano abbastanza cresciuti, i miei bambini mi chiedono ancora di intonare ninne nanne. Ne conosco tantissime, le ho imparate per diletto durante la prima gravidanza. Le canto io, senza alcun supporto digitale, stonando e a volte sbadigliando ma raccogliendo il loro consenso. Per quanto possiamo essere stonate come campane, la nostra voce di mamma è sempre la loro preferita (per ora).


Poi arriva il momento della storia. Per noi la lettura ad alta voce è un bisogno irrinunciabile, come sapete. 

Mentre i bimbi si distendono nel loro letto (o qualche volta nel lettone) io o mio marito, a luci soffuse, leggiamo un libro, scelto da noi o scelto insieme a loro, oppure inventiamo le storie. All'inizio della lettura utilizziamo un tono più elevato per attrarre l’attenzione e favorire la concentrazione dei bimbi che difatti, presi dalla curiosità di scoprire il finale, ci guardano ad occhi spalancati, anche nella penombra. 
Dopo abbassiamo i toni e leggiamo con voce sempre più fievole, mentre i bambini socchiudono le palpebre e si addormentano.

E se i bambini faticano ad addormentarsi per paura del buio? 

Ormai non accade da tempo. Abbiamo le nostre lucine di emergenza, le stelle fosforescenti attaccate alle pareti e la meravigliosa new entry, la luce notturna da comodino Ape Maya di Varta
Non vi dico che gioia quando ho portato in cameretta la loro adorata Ape Maya in versione luminosa! Il personaggio è proprio adatto al ruolo di lampada notturna con quel suo sorriso rassicurante. 
Realizzata in plastica infrangibile, la piccola lampada è leggera e si accende con un semplice tocco. Il fascio luminoso raggiunge i 2 metri di distanza e può essere regolato tramite l’interruttore posto sul fondo della base. E se mi dimentico di spegnerla, nessun problema: l'Ape Maya Night Light si spegne automaticamente dopo 30 o 60 minuti, a seconda della modalità di luce scelta (forte o tenue).


Avrete capito che nel nostro rito della buonanotte sono banditi TV e dispositivi digitali!

La TV, per la nostra "serata film" settimanale, è consentita solo il venerdì sera. 
E voi come vi addormentate?
Ketty
Lascia un commento e il link del tuo blog: ricambieremo volentieri la visita!