Il venditore di felicità

post di Ketty

La felicità non si compra. La felicità non ha un costo in danaro. Il danaro fa la comodità ma non la felicità. 
Leggiamo ogni giorno storie di persone con un conto in banca vertiginoso che versano nelle più profonde disperazioni. E magari ci ritroviamo a pensare, autoingannandoci, che se fossimo noi al posto di questi ricchi infelici, sapremmo spendere meglio i nostri soldi e saremmo più felici. 
La felicità non è il possesso di cose materiali. La felicità vera è gratis, è in quel che la vita ci dona, l'amore innanzitutto. 

Come spiegare tutto questo ai bambini che, ogni giorno, sono esposti alla cultura del "voglio questa cosa" e del "desidero possedere"?

Quest'albo edito da Kite edizioni, è una via bellissima per spiegare il valore della felicità.

LA STORIA di Davide Calì
Il sig. Piccione è un venditore porta a porta di felicità, la vende in barattoli di diverse dimensioni. Ha innumerevoli clienti perché la felicità è lo stato a cui tutti aspirano per sé e per i proprio cari. C'è chi è disposto a spendere i propri sudati risparmi per acquistare la felicità. 
Che tenerezza infinita suscita la nonna Pettirosso, sul suo letto da anziana malaticcia, che con i suoi pochi soldi, compra un barattolino di felicità per i nipoti, quei "poverini", ai quali non sa mai cosa regalare perché hanno già tutto. 
Che risata amara genera il Sig. Fagiano, colui che si rifiuta per principio di comprare barattoli di felicità dal Sig. Piccione - destando l'ammirazione del lettore - salvo poi acquistarla in segreto su internet poco dopo… 
Per non parlare del sig. Luì che addirittura mercanteggia col Sig. Piccione chiedendo uno sconto sull'acquisto di felicità.
A fine giornata il sig. Piccione va via e, nella velocità della corsa in camioncino, per strada perde dei barattoli. Ne raccoglie uno il topo, il quale lo porta a casa, lo apre e scopre che è VUOTO. Come tutti gli altri, d'altronde. Questo colpo di scena però non delude il topo il quale resta contento perché aveva proprio bisogno di un barattolo vuoto.

LE ILLUSTRAZIONI di Marco Somà
L'albo narra la storia attraverso illustrazioni eleganti, ricche di dettagli che rendono ogni lettura sempre nuova perché i bambini, ogni volta che lo sfogliano, scoprono una sfumatura, un'espressione, un elemento nuovo. 
I colori riflettono la natura al finire dell'autunno, nelle sue tonalità malinconiche, temperate dal celeste delle case che lascia spazio ai sogni. 

SENSAZIONI 
L'albo è incantevole, leggiadro, raffinatamente ironico. Nonostante non sia lungo, per la minuziosità delle illustrazioni si presta a letture lunghe, lente, di quella lentezza che calma. Come lettura della buonanotte è l'ideale. L'altra sera io e i miei bambini l'abbiamo gustato a luci soffuse dopo una giornata frenetica e ci ha decisamente tranquillizzati. 
Il finale secondo me è geniale. Il barattolo della felicità è vuoto per due motivi: prima di tutto perché la felicità non si compra ma anche perché la felicità spesso nasce proprio quando ci svuotiamo di quel che è inutile!
Buona lettura.

Ketty

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2 commenti

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Gufo a molla
admin
3 novembre 2019 alle ore 09:35 ×

Molto bella anche l'illustrazione della copertina. Con quelle lucine appese da atmosfera fatata.

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28 novembre 2019 alle ore 18:40 ×

E allora meglio svuotarsi delle cose inutili! ;-)))
Grazie di cuore per averci parlato di questo bel libro.
Un abbraccio
Maria

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