Dov’ero finita? Riflessioni sui social e propositi


post di Ketty



Sono tornata. Non scrivo un post personale dal  mese di aprile, anche se, quando parlo di libri, in fondo parlo di me stessa. 

Avrete pensato che, nel frattempo, mi sia accaduto qualcosa che mi ha ammutolita: una calamità naturale, strambe congiunzioni astrali, qualcuno che mi ha tagliato i capelli come fecero  a Sansone, privandolo delle forze o, semplicemente, avrete pensato che mi sia goduta in silenzio la felicità.

L’ironia è che il mio ultimo post fosse proprio sulla felicità (vi consiglio di leggerlo qui, forse è più interessante di questo).

Quel che mi ha ammutolita, sostanzialmente, è la vita vera, molto più penetrante della vita sui social (oltre ad una carica notevole di lavoro).

Quel che mi ha spinta alla riservatezza, come reazione istintiva e genuina,  è inoltre una nausea sottile per l’eccessiva socializzazione che oramai si usa fare della propria vita privata.

Intendiamoci. So che le stories su IG e Facebook sono il new black e per i blogger professionisti creano engagement ma , ditemi, veramente vi rende felici comunicare via social, ad un pubblico indistinto, ogni santo giorno, come vi vestite, le strade che percorrete, i vostri stati d’animo, tutte le pose, i giochi, i versi dei vostri figli (privati spesso del dono della riservatezza)?

Vi chiederete allora: “Se il web ti rende così irrequieta, perché sei tornata?”.

Perché nella mia riflessione non sono una polemica distruttiva. Sono una persona che seleziona il positivo in ogni esperienza.

Il blog e i social, gestiti da persone intelligenti, possono contribuire allo sviluppo di una cultura puntata all'informazione che arricchisce e allo scambio di sentimenti autentici.

Perché il web mi ha consentito di aprire i miei orizzonti e conoscere persone speciali alle quali non voglio rinunciare. 

Perché sono convinta che nella vita e nei social si possa aspirare alla giusta misura fra il narcisismo (più o meno accentuato) che alberga in ognuno di noi e il bisogno di condividere pensieri, parole e immagini allo scopo di crescere come persone.

A questo punto, come ogni post di fine anno che si rispetti, vi elenco i miei propositi per il 2019:

  • tornare a scrivere come mezzo per ordinare i pensieri;
  • selezionare accuratamente contatti e argomenti;
  • donare tempo a chi ha bisogno, al di fuori della cerchia dei miei cari;
  • risparmiare qualche soldino per qualche viaggio in più;
  • ascoltare musica e leggere libri di qualità.
Buon 31 dicembre e buon 2019 a tutti! 

P.S. Nella foto i miei best nine del 2018. Non è un collage creato automaticamente dall'app di Instragram ma una raccolta manuale di foto che ho molto amato quest'anno. 

Ketty
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1 commenti:

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1 gennaio 2019 alle ore 22:00 ×

Ben tornata! Da quanto scrivi, direi che sei stata assente per un ottimo motivo.

Congrats bro Mamma Avvocato you got PERTAMAX...! hehehehe...
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