I tuoi 8 anni tra libri, chitarra e cellulari finti

Post di Vivy
Marito: "Sai stamattina FB mi ha ricordato che 8 anni fa eravamo all’ospedale".
Acque rotte. All’improvviso. In anticipo di ben 3 settimane.
Ricordo perfettamente le sensazioni provate, la paura e allo stesso tempo la calma e consapevolezza di un momento naturale, unico, che avrei vissuto nel giro di poche ore con la mia bambina.

“Chissà come sarà? Ma starà bene? Perché così presto? Mi dà sempre tanti calci, non si ferma un momento.
Lucia, tutto ok? 
Va bene, andiamo. Ci aspettano ore intense, mi raccomando fai veloce!”



E veloce è stata!
Curiosa e intrepida sin dalla nascita, le sue gotine hanno fatto impazzire le mamme del reparto. I nostri vestiti abbinati fatto sorridere le infermiere.
Il suo “non attaccarsi” al seno ha fatto entrare in crisi me che non riuscivo a nutrirla come avrei voluto, pesandola grammo dopo grammo, ora dopo ora (era così piccola che non teneva nemmeno gli occhi aperti, li ha aperti dopo un mese!). 

E oggi eccola qui, otto anni dopo, con la sua bocca sdentata, i suoi libri, la sua chitarra, la cover del cellulare per fare "storie finte su Instagram", le bambole con cui si perde in giochi infiniti, il cagnolino che tratta come fosse vero, i suoi discorsi e gli scherzi, la musica che ama ascoltare su spotify rigorosamente in inglese, i balli inventati e le risate con le lacrime (come me). 



Ma soprattutto eccola con la sua capacità di esprimere i sentimenti più profondi, il suo modo diretto di parlarmi tanto da destabilizzarmi e lasciarmi a volte senza fiato, il suo essere cristallina nel confidarmi piccole paure, il bisogno di un abbraccio in più, le sue idee a metà tra l'essere ancora bambina e quasi un'adolescente ("Mamma, ma come fanno alcuni a non credere a Babbo Natale! per me è logico, se non porta lui i regali chi li porta, i genitori? noooo ma non è così!").

E niente. Quando mi dice: "Sono fortunata ad avere una mamma bella come te, mi dispiace quando sei stanca”...ecco, io in quel momento ringrazio Dio perché, oggi, se sono una donna migliore è anche grazie a lei.

Auguri, Lucia. Che i tuoi occhi possano splendere sempre sulle nostre vite.

Vy 
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